Emergenza Profughi Afghani – Sareste interessati ad accogliere profughi afghani?

Di seguito il discernimento che il direttore di Caritas diocesana Agrigento chiede ai parroci e ai direttori delle Caritas parrocchiali per la definizione dell’intervento di aiuto al popolo afgano.

“Carissimi,

In questi giorni stiamo ricevendo diverse telefonate ed e-mail, da parte di parrocchie e di privati, con cui ci si chiedono aggiornamenti e si manifestano disponibilità all’accoglienza.

Questa generosità è davvero commovente. Caritas Italiana si è confrontata con il Governo Italiano (e noi con la Prefettura di Agrigento) per capire in quale modo anche la Chiesa cattolica possa rendersi utile. Alla data odierna questo è quanto emerso:

– i profughi arrivati in Italia con i ponti aerei saranno accolti nella rete dei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) già esistenti, in vista del loro inserimento nella rete dei progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione);

– eventuali disponibilità all’accoglienza provenienti da Enti di culto (per quanto ci riguarda) potranno essere tenute in considerazione dalle Prefetture che potranno decidere di stipulare con essi apposito Protocollo di intesa con il quale l’Ente di culto «si impegna a provvedere, con le proprie risorse professionali ed economiche a fornire, secondo standard adeguati, ospitalità, accoglienza ed assistenza alle persone beneficiarie, nonché ogni altra attività connessa e strumentale».

In sintesi, è possibile accogliere profughi, ma facendoci totalmente carico non solo delle spese di vitto e alloggio, ma anche garantendo tutti i servizi connessi all’accoglienza dei migranti (mediazione linguistico-culturale, assistenza legale, assistenza sanitaria, formazione linguistica, sostegno nell’inserimento lavorativo …).

Ad oggi, la Prefettura di Agrigento, già particolarmente impegnata sulla frontiera lampedusana, non ha promosso la stipula di Protocolli con Enti privati o ecclesiali. Non sappiamo se nei prossimi mesi maturerà una diversa esigenza.

SONDAGGIO SULL’EVENTUALE DISPONIBILITA’ DELLE PARROCCHIE

Intanto, in via del tutto perlustrativa, stiamo procedendo ad un rilevamento di eventuali disponibilità all’accoglienza da parte delle Parrocchie della nostra Diocesi (e degli Istituti religiosi ricadenti sul loro territorio), rinviando ad un secondo momento l’eventuale definizione operativa di un piano di accoglienza anche sul nostro territorio diocesano.

Vi chiediamo, pertanto, oggi di aiutarci ad avviare una veloce ma profonda riflessione sull’eventuale disponibilità all’accoglienza, in modo da riuscire ad ottenere entro la data del 30 settembre p.v. un quadro complessivo. In caso di vostra disponibilità di massima, sarà nostra cura il metterci in contatto con voi per approfondire nel dettaglio i termini operativi.

Per agevolare il discernimento, riportiamo qui di seguito ciò che le comunità parrocchiali si impegnerebbero a offrire fino alla piena autonomia dei beneficiari:

  • uno o più alloggi in abitazioni autonome o canoniche o istituti religiosi;
  • il pagamento delle relative utenze (si potrà valutare un nostro eventuale contributo);
  • generi alimentari, abbigliamento e prodotti per l’igiene in ragione del numero e della composizione del nucleo beneficiario;
  • coinvolgimento della comunità ecclesiale per l’inclusione dei nuovi arrivati;
  • assistenza sanitaria e burocratica (accompagnamento ai servizi del territorio in caso di necessità);
  • supporto nell’apprendimento della lingua italiana e – in caso di presenza di minori nella cura dei rapporti con la scuola;
  • sostegno nella ricerca del lavoro.

 

Caritas Diocesana offre:

  • intermediazione con gli Uffici della Prefettura e la Questura di Agrigento per il disbrigo delle pratiche relative ai Permessi di Soggiorno;
  • supporto nella mediazione linguistica;
  • formazione dei volontari e della comunità;
  • la messa in rete e la valorizzazione pastorale dei progetti di accoglienza attivati;
  • il supporto della Caritas parrocchiale attraverso il Centro di Ascolto Diocesano e dello Sportello di Orientamento al lavoro per quanto nelle loro competenze.

Vi preghiamo di far pervenire un vostro riscontro, positivo o negativo che sia, all’indirizzo e-mail segreteria@caritasagrigento.it o chiamando lo 0922.490043 o venendoci a trovare negli uffici della Curia Arcivescovile.”

Valerio Landri